AGGIORNAMENTO SUL VIII° CASO. AMEDEO MODIGLIANI

CONTINUA LA SERIE: I CASI LEGALI NEL MONDO DELL’ARTE

Di Marina Isaia

Vi ricordate che l’anno scorso ci eravamo occupati del “Caso Modigliani”? Era l’VIII° caso della serie i casi legali nel mondo dell’arte.

Vi avevamo dato notizia della denuncia dello storico dell’arte, Carlo Pepi, secondo il quale le opere esposte l’estate scorsa, nella mostra dedicata ad Amedeo Modigliani, al Palazzo Ducale di Genova, erano false.

In verità le opere opere messe in discussione dallo studioso collezionista, erano 7 e precisamente i quadri “Cariatide rossa/Gli sposi”, “Ritratto di Chaim Soutine”, “Nudo disteso (Ritratto di Cèline Howard)”, “Testa di donna-Ritratto di Hanka Zborowska”, “Ritratto femminile” e “Ritratto di Maria” e il disegno “Ritratto di Moise Kisling”.

Nel luglio scorso la Procura della Repubblica di Genova aveva disposto il sequestro di tutte le 21 opere esposte.

Ebbene, vi è stato un vero colpo di scena!

Secondo la perizia depositata in tribunale dal perito Isabella Quattrocchi i quadri di Modigliani esposti nel marzo scorso a Palazzo Ducale e sequestrati dopo l’esposto dell’esperto toscano Carlo Pepi sono tutti falsi!!

Originale invece sarebbe solo uno dei disegni sequestrato. Lo si apprende da fonti qualificate. Tre gli indagati tra cui il curatore della mostra Rudy Chiappini.

L’ipotesi di reato, è quella di una violazione del codice dei beni culturali e paesaggistici, in particolare la falsificazione di opere d’arte.

Secondo le prime indiscrezioni, il perito Isabella Quattrocchi avrebbe scritto nella perizia depositata in procura che le tele esaminate sono state “grossolanamente falsificate” sia “nel tratto che nel pigmento”. Le cornici sono “provenienti da paesi dell’est europeo e dagli Stati Uniti, per nulla ricollegabile né come contesto né come periodo storico a Modigliani”.

Le tele sequestrate, dopo i dubbi espressi da alcuni esperti, sono tutt’ora sotto custodia nel caveau del Nucleo Tutela patrimonio artistico dei Carabinieri.

Ricordiamo che la mostra, fortemente voluta dalla figlia dell’artista Jeanne Modigliani, iniziata il 16 marzo 2017, era stata chiusa al pubblico tre giorni prima del termine ufficiale, fissato per il 16 luglio 2017 proprio a seguito della denuncia presentata e ricordiamo che grande era stato il rammarico della Fondazione Palazzo Ducale che, tramite il curatore rivendicava l’autenticità delle opere, e si era detto dispiaciuto per l’accaduto e per il danno d’immagine subito.

On Art continuerà a seguire per voi la querelle e vi terrà aggiornati sull’epilogo.

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