COME È DIFFICILE DONARE OPERE D’ARTE

Di Marina Isaia

Donare un’opera d’arte è un atto di generosità. Ma questo gesto può portare con sé numerosi problemi sia per il donatore sia per l’istituzione che riceve il dono.

La storia è ricchissima di esempi di collezionisti che hanno raccolto preziose testimonianze artistiche del loro tempo e delle epoche precedenti e hanno poi deciso di donarle o legarle a un’istituzione, una città o un territorio. Le donazioni di opere d’arte possono essere operazioni molto complesse e trovare un’intesa tra pubblico e privato può rivelarsi macchinoso da una molteplicità di punti di vista (fiscale, organizzativo, amministrativo, burocratico, degli spazi espositivi, ecc.) al punto da rendere spesso impossibile l’accordo.

Tante, ahimè, sono le testimonianze in tal senso.

Arturo Schwarz, ultra ottantenne storico dell’arte, saggista e poeta, titolare della più importante biblioteca al mondo sulle avanguardie del Novecento, in particolare surrealismo e dadaismo oltre che di una grande collezione d’arte, ricorda come vent’anni fa tentò di donare tutto allo Stato, senza successo.

È accaduto a Fernanda Pivano, che ha cercato di dare al Comune di Milano, anche lei senza successo, la sua biblioteca-archivio, con testi, libri, lettere della Beat Generation, ma è riuscita a trovare una sistemazione adeguata solo grazie all’intervento della Fondazione Benetton, che nel ‘98 ha creato nella vecchia Milano, in corso di Porta Vittoria, la Biblioteca Riccardo e Ferdinanda Pivano.

Sembra un paradosso. In un Paese dove sono molti coloro che allo Stato non vorrebbero pagare neppure le tasse (riuscendoci quasi sempre), chi invece vorrebbe donare qualcosa di prezioso, magari senza contropartita, ha grosse difficoltà.

Eppure accettare in regalo raccolte di opere d’arte non è affatto banale.

Così facendo però si scoraggia la donazione poiché si sa che porterà un sacco di grane, e magari se si vuole donare solo un pezzo o qualche pezzo di una collezione si rischia che qualche funzionario pubblico troppo zelante “notifichi” cioè sottoponga a vincolo tutta la collezione bloccando l’intero patrimonio e per ottenere il decreto di svincolo bisogna affrontare una vera e propria odissea.”

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