Art meets Nature. Intervista ai vincitori.

 Di Chiara Filipponi

Lo scorso 31 gennaio al Caffè dei libri si è tenuta la premiazione del contest 2017 di On Art dal titolo “Art Meets Nature” che ha visto come vincitori Bartolomeo Rossi nella categoria fotografia e Annalisa Filipponi in quella altre tecniche. On Art li ha intervistati per sapere qualcosa in più di questi due giovani talenti del mondo dell’arte. Buona lettura!

 

Parlaci di te, che cosa hai studiato, cosa stai studiando, dove vivi…

Annalisa 

Ho studiato al liceo artistico Sello di Udine architettura e successivamente ho deciso di proseguire gli studi nel campo artistico scegliendo Interior Design all’Istituto Europeo di Design di Milano. Ho scelto questa città perché l’ho sempre immaginata come una città che non dorme mai e in grado di dare gli stimoli di cui una ragazza di 21 anni che studia nel campo artistico ha assolutamente bisogno. Spesso ho l’occasione di andare a mostre interessanti e a eventi unici che probabilmente non avrei mai potuto vedere rimanendo a Udine.

Bartolomeo

Mi sono laureato due anni fa in Scienze e tecnologie multimediali a Pordenone, mentre l’anno scorso ho vinto la borsa di studio per il master di alta formazione sull’immagine contemporanea presso la Fondazione fotografia di Modena, dove attualmente vivo e studio.

 

Hai sempre saputo di possedere una qualche vocazione artistica?

Annalisa 

Da piccola amavo giocare con le bambole, ma prima di giocarci mi piaceva sempre ‘’arredare’’ nei minimi dettagli la casa per le bambole. Poi proseguendo con gli studi alle medie la mia materia preferita era proprio l’arte. L’interesse è cresciuto ancora al liceo quando ho iniziato a studiare la Storia dell’Arte, riuscendo ad apprezzarla non solo da un punto di vista estetico, ma da quello dei dettagli che stanno dietro a ogni singolo dipinto, fotografia e architettura. Dalla storia dell’arte ho iniziato a apprezzare molti maestri che ogni giorno mi danno riferimenti e spunti di riflessione che tengo in considerazione per ogni mia scelta progettuale.

Bartolomeo

Non l’ho mai saputo e non lo so tutt’ora!

Il dibattito fotografia/arte è sempre attuale e penso che la fotografia possa e debba essere considerata una forma d’arte al pari delle altre. Diciamo che sono un tipo curioso, guardo sempre tutto con immenso interesse, mi piace interrogarmi sulle cose e infine fotografarle. La fotografia arriva all’ultimo, anche se rimane per me un processo istintivo. Fotografo di pancia.

 

Qual è la tua fonte di ispirazione principale?

Annalisa 

Tra le mie fonti di ispirazione ci sono indubbiamente l’architettura e la fotografia. Quest’ultima è forse più una passione per me ma mi aiuta anche nell’elaborazione dei miei progetti, è un modo per riflettere sulla realtà.

Bartolomeo

Non ne ho una particolare né ben definita. L’ispirazione arriva da qualsiasi parte, dipende dal momento. La vita quotidiana nel suo scorrere, la natura, ma anche le persone alle quali voglio bene sono elementi che di solito mi spingono a fotografare o a lavorare con le fotografie.

 

Hai preso parte al contest On Art il cui tema era la natura. Quale importanza riveste l’elemento naturale nella tua vita? E soprattutto nella tua opera?

Annalisa 

Ho preso parte al concorso, mi ha subito attratta il goal del contest. La natura suscita in me spiritualità e sacralità e l’Arte spesso evoca in me le stesse emozioni. Nella storia dell’arte e dell’architettura è facile trovare un artista che prenda come riferimento l’elemento naturale, credo sia una grande fonte di ispirazione. Purtroppo vivendo a Milano la natura non si fa troppo sentire, e devo dire che ne sento la mancanza. Tornare a Udine e intravedere le montagne mi fa tornare viva e più a contatto con me stessa.

Bartolomeo

È sicuramente stata molto importante nella mia crescita sia umana che fotografica. Continua tutt’ora a rivestire un ruolo importantissimo, anche se inizio a concepirla in maniera diversa. Mi ha aiutato ad apprezzare la mia terra e mi ha insegnato ad ascoltarmi, nel silenzio dei boschi. Ora vorrei essere in grado di restituirle il favore attraverso le mie fotografie.

 

Parlaci dell’opera che hai presentato in occasione del contest. Fa parte di un progetto più ampio? A cosa ti sei ispirata per realizzarla?

Annalisa 

Per il contest ho scelto di rappresentare quello che molti altri Maestri hanno già fatto in precedenza e che mi hanno sempre ispirata, l’architettura immersa nella natura. I riferimenti naturali e adi altri artisti sono molto espliciti nella mia opera e questi sono elementi che non mancheranno mai nei miei progetti: la citazione e i riferimenti. L’idea è quella di avere un contesto naturalistico quasi tropicale all’interno di una zona profondamente urbanizzata, il contrasto estetico è forte come forte è anche l’impatto umano.

Bartolomeo 

L’opera che ho presentato è il punto di partenza di quello che vorrei diventasse per me un bel viaggio interiore. Ormai è da qualche anno che ho centrato la mia attenzione sulla natura e in particolare nei boschi. Se prima però l’approccio era più paesaggistico e rimanevo quasi estraneo alla natura, ho capito che riesco a instaurare un vero rapporto con gli alberi solo entrando all’interno del bosco. Il progetto quindi è il tentativo di raccontare in questo incontro intimo tra me e l’albero; sto scoprendo che è più che fotografare gli alberi sto fotografando una condizione di esistenza e gli alberi funzionano quasi da specchio per me.

 

Hai qualche progetto particolare al quale ti stai dedicando in questo momento?

Annalisa 

Essendo al secondo anno di università (anche in piena sessione!) in questo momento seguo i progetti universitari mi è difficile riuscire a coltivare miei progetti al di fuori degli impegni universitari.

Come già detto mi piace tenermi informata su mostre e eventi in città, ad esempio prossimamente andrò alla mostra al Mudec di Frida Kahlo e aspetto il Salone del Mobile per poter partecipare come hostess e al contempo visitare i padiglioni.

Bartolomeo 

Attualmente tutta la mia attenzione è rivolta al progetto che dovrò presentare a fine anno qui a Modena. Non anticipo nulla!

 

Come ti vedi (o speri di vederti!) tra 10 anni?

Annalisa 

È difficile pensarmi tra 10 anni ma sicuramente mi vedo a lavorare nel campo artistico in una grande città, o magari nella mia città che forse, vedendo come sta evolvendo recentemente, tra 10 anni avrà preso il passo delle grandi città.

Bartolomeo 

Felice e in salute. Per il resto mi va bene tutto.

 

Grazie a questi due giovani talentuosi e in bocca al lupo per il futuro!

 

 

 

Post a comment